Un appuntamento da non perdere per gli amanti del mito, del teatro e della musica quello con lo spettacolo “Eneide” di Giuseppe Ciciriello, che mercoledì 11 agosto alle ore 21.30 andrà in scena nel cortile del Castello “Pirro del Balzo” a Venosa, nell’ambito della sedicesima edizione del Festival dei Cinque Continenti, ideata dall’associazione culturale “Il Circo dell’Arte” e organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Venosa. L’ingresso è gratuito e riservato ai possessori di green pass, secondo le disposizioni previste dal D.L. n. del 22 luglio 2021. Causa posti limitati in base alle norme anti-Covid19, è obbligatoria la prenotazione sul sito www.cinquecontinentifestival.com.
L’Eneide di Virgilio è il mito che segna la nascita di una delle più grandi civiltà antiche – quella romana –, ricordandoci come essa sia stata generata da un uomo fuggito per mare dalla sua casa in fiamme. Accanto a Giuseppe Ciciriello, autore e attore teatrale e cinematografico, lo spettacolo, prodotto da CartiCù, vede in scena i musicisti Piero Santoro (fisarmonica) e Ferdinando Filomeno (ance a fiato), che eseguiranno dal vivo la colonna sonora creata ad hoc per lo spettacolo da Pietro Santoro.
Dopo la caduta di Troia, Enea scappa dalla sua città ormai in fiamme con il padre sulle spalle e il figlio Ascanio stretto al fianco, per intraprendere, con venti navi e i troiani riusciti a sfuggire agli Achei, un lungo viaggio verso una nuova terra, verso l’Esperia. Fugge Enea, inseguito dall’Ira di Era, moglie di Zeus, attraverso l’Egeo, lo Ionio, risalendo l’Adriatico, in cerca del luogo che secondo la profezia lo accoglierà e dove alla sua stirpe è assegnato un glorioso destino. Ma dov’è l’Esperia? Cos’è l’Esperia? L’Esperia è un moto dell’animo, è un luogo del destino, è dove decidi che sia. È la necessità di andare fin dove senti che sia il tuo posto; dove ti spinge la voce del dio o una promessa che attende ancora di essere mantenuta.
“Eneide” è l’ultimo capitolo della trilogia “Eroe e contemporaneo” sulla narrazione epica antica, che Giuseppe Ciciriello ha intrapreso da qualche anno insieme al musicista Piero Santoro. La rielaborazione del testo virgiliano trova in Enea l’archetipo di chi è costretto a lasciare la propria casa e la propria terra, portando con sé soltanto la speranza di un destino migliore al di là del mare. La narrazione di Giuseppe Ciciriello, che dà corpo e voce alla vicenda, si intreccia alle musiche di Piero Santoro, per restituire, in uno spettacolo ironico e intenso, la forza di un viaggio disperato che diventa ricerca e destino.
Il Festival dei Cinque Continenti è una rassegna itinerante di spettacoli e arte nata nel 2005 con l’obiettivo di attirare l’attenzione del grande pubblico verso i luoghi più belli e suggestivi della Basilicata e del Sud Italia. Dal 2016 rientra tra gli eventi riconosciuti dalla Regione Basilicata come parte del proprio patrimonio immateriale. La sua caratteristica distintiva sta nella capacità di mescolare la storia locale dei borghi, racchiusa nei monumenti e nel patrimonio artistico, con tradizioni e costumi dei popoli di tutto il mondo, rappresentati dagli spettacoli di compagnie e artisti internazionali. La manifestazione di anno in anno è andata arricchendo la tradizionale proposta di circo contemporaneo e teatro urbano con nuovi contenuti legati a musica, cinema, letteratura, arte contemporanea ed enogastronomia.