“Matera è pronta a riprendere la registrazione dei figli di coppie omogenitoriali, che vivono e risiedono nel nostro comune. Mi assumo personalmente la responsabilità di firmare gli atti, anche andando contro le direttive ministeriali, che prevedono persino una sanzione”. È la posizione netta del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il quale si aggiunge ai cosiddetti “sindaci arcobaleno”, che da giorni in tutta Italia stanno animando una protesta civile e pacifica per i diritti dei figli di coppie omogenitoriali. “L’interesse dei bambini viene prima di tutto -rimarca Bennardi- e non possono esserci discriminazioni nei loro confronti.
Da sindaco e da padre, non voglio voltarmi dall’altra parte”. I sindaci arcobaleno chiedono al Parlamento italiano di legiferare, dando certezza al riconoscimento anagrafico dei figli delle coppie omogenitoriali, introducendo il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni, come previsto per le coppie eterosessuali. Mobilitazioni e iniziative in tal senso, con la contestuale stesura di un manifesto, sono state già organizzate e tenute dai sindaci di Roma, Roberto Gualtieri, e poi Beppe Sala di Milano, Gaetano Manfredi di Napoli, Matteo Lepore di Bologna, Dario Nardella di Firenze e Antonio Decaro di Bari.